Come disdire il contratto luce o gas senza costi aggiuntivi

di altrabolletta

21 agosto 2021

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  1. I primi dati della bolletta 2.0
  2. La sintesi degli importi e il grafico a torta
  3. Le imposte e l'IVA sulle bollette
  4. Consumi fatturati, stimati ed effettivi: le differenze
  5. Canone RAI e mix energetico

Quando si parla di energia elettrica, il modo migliore per risparmiare e per essere sicuri di aver scelto la giusta offerta è saper leggere la bolletta. È vero, a volte può non essere di facile lettura, ma ti basterà seguire questa guida per monitorare efficacemente i tuoi consumi e per comprendere al meglio la struttura della bolletta!

I primi dati della bolletta 2.0

All'interno della prima pagina della bolletta 2.0 troverai, in modo sintetico, le informazioni principali relative alla tua fornitura di energia elettrica e al contratto che hai stipulato. Dividiamo ora la pagina verticalmente.

In alto a destra troverai il nome del fornitore e i contatti dello stesso, accompagnati dalla prima importante indicazione: qual è la tipologia di mercato con cui hai sottoscritto il contratto, ossia Mercato Libero oppure di Maggior Tutela.

Un esempio? Sei all'interno del Mercato Libero se il tuo fornitore è Enel Energia; ti trovi in Maggior Tutela se il tuo contratto è sottoscritto con il Servizio Elettrico Nazionale.

Nel box di sinistra vengono solitamente indicate una serie di caratteristiche tecniche relative alla tua fornitura di luce. Troverai infatti:

  1. il numero di riferimento dell'utenza. In base al fornitore, questo può essere indicato come numero utenza, numero cliente o come codice cliente;
  2. il codice POD;
  3. la tipologia di pagamento che hai scelto, quindi tramite bollettino postale, domiciliazione bancaria o conto corrente;
  4. la tipologia di cliente, che si divide in "Domestico residente" e "Domestico non residente";
  5. la potenza impegnata e la potenza disponibile;
  6. la tensione della fornitura, che può essere monofase o trifase;
  7. l'importo totale della bolletta.

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La sintesi degli importi e il grafico a torta

Una volta comprese le prime voci della bolletta, passiamo alla parte che più interessa al cliente: l'importo da pagare. Questo è composto dall'unione di diverse spese, distinguibili in spese fisse e variabili, ciò che dipendono dal tuo consumo di energia elettrica.

Nella sezione della sintesi degli importi trovi quattro voci principali:

  1. la spesa per la materia energia;
  2. la spesa per il trasporto e la gestione del contatore
  3. la spesa per oneri di sistema
  4. eventuali imposte e IVA.

È importante chiarire che i valori relativi agli oneri di sistema, i costi di gestione e trasporto contatore, così come le imposte e l'IVA sono uguali per tutti i fornitori di energia elettrica, dato che sono stabiliti e regolati dall'ARERA. La "battaglia" tra i vari fornitori riguarda soltanto la spesa per la materia energia.

Alcuni fornitori posizionano il costo medio unitario in prima pagina; nel nostro caso, trattandosi di una bolletta di Dolomiti energia, il dato è risportato in seconda pagina. Se non lo sapevi, il costo medio unitario equivale al rapporto tra il totale dell’importo fatturato e i kWh consumati, mentre il costo medio unitario della componente energia è il rapporto tra quanto fatturato per la voce spesa per la materia energia e i kWh fatturati. Inoltre, nessuno dei due valori rispetta la divisione per fasce orarie.
Scendiamo di poco con lo sguardo e possiamo trovare il famoso grafico a torta.

In questo caso si nota la divisione in fasce orarie, con un'indicazione accurata della ripartizione dei consumi.

Le imposte e l'IVA sulle bollette

Si è appena parlato delle principali voci che compongono la bolletta e immagino ti starai chiedendo: perchè devo pagare le imposte e l'IVA? Come vengono calcolate?

Diciamo subito che le imposte vengono applicate indipendentemente dal contratto o dal fornitore. Riguardo all'IVA, essa viene applicata al 10% sul costo totale della bolletta. Attenzione però, non per tutti è così: in genere il suo valore è del 22% per tutti i clienti con "usi diversi", mentre per il cliente domestico tipo, quindi con contratto fino a 3 kW di potenza e con consumi inferiori a 1800 kW annui, viene applicata una particolare agevolazione sull'accisa.

Consumi fatturati, stimati ed effettivi: le differenze

In bolletta troviamo diverse tipologie di consumi molto diversi tra loro; vediamo insieme quali sono le loro differenze:

  • i consumi fatturati: equivalgono al totale di kWh di energia elettrica che vengono addebitati al cliente sulla bolletta della luce;
  • i consumi stimati: compaiono in bolletta nel momento in cui il fornitore non ha a disposizione i consumi effettivi e/o quando non esegui l'autolettura. In questo caso il fornitore è costretto a fare una stima presunta del tuo consumo di energia elettrica sulla base dei tuoi dati storici;
  • i consumi effettivi o rilevati: equivalgono alla quantità di energia elettrica effettivamente consumata. Corrispondono quindi all'insieme dei kW di energia elettrica che sono stati consumati in un determinato intervallo di tempo. Per stabilire questi valori, puoi fare l'autolettura del contatore oppure, se disponi degli ormai diffusi contatori elettronici, la lettura avviene in modo automatico.

Canone RAI e mix energetico

Nella parte finale della nostra bolletta 2.0 troviamo alcune informazioni utili, come modalità e tempistiche di pagamento ed eventuali sanzioni in caso di mancato pagamento.

Oltre a ciò, potrai incontrare la sezione dedicata al Canone RAI: qui potrai monitorarne il pagamento, che ammonta ad un totale di 90€ annui, come stabilito dalla Legge di Bilancio.

Oltre al Canone RAI, nella parte finale della bolletta puoi trovare l'indicazione del mix energetico utilizzato dal tuo fornitore, comparato con quello nazionale.

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